La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. (1Cor., 12,31–13,13)
Non sembra esserci una tregua nel mondo dilaniato da conflitti. L’unico appello che possiamo fare, come comunità educante, è all’amore, alla carità. Ogni conoscenza che trasmettiamo a scuola non può e non deve essere disgiunta dalla fraternità nelle relazioni. Occorre costruire con pazienza la cultura dell’amore. Insegniamo ai nostri ragazzi che il cuore dell’amore è “largo”, non deve essere chiuso nel proprio egoismo, ma deve espandersi fuori da sé, in un cammino paziente e infinito verso l’altro. Insegniamo loro che l’amore è tale quando vuole il bene dell’altro, quando soffre per l’ingiustizia che l’altro subisce. Che la Santa Pasqua, con il suo messaggio di speranza e resurrezione, ci rafforzi nel cammino faticoso, ma di impagabile bellezza, dell’amore che deve essere la prima “regola” nel mondo della scuola.
Alle studentesse ed agli studenti, alle loro famiglie, ai docenti ed al personale tutto giungano i miei più affettuosi auguri.
La Dirigente Scolastica
(Prof.ssa Paola Di Veroli)
Personale scolastico